Weingut Kobler – AA Merlot Riserva Klausner 2010 – Recensione

100% Merlot – 14%

Armin Kobler è il proprietario di una piccola cantina a Magrè, nella Bassa Atesina, la parte più a Sud dell’Alto Adige. Ha una formazione tecnica molto forte, per anni è stato ricercatore a Laimburg, è un degustatore formidabile, ha persino ideato e pubblicato un metodo che porta il suo nome, tuttora usato nei più famosi concorsi enologici.

Ad un certo punto ha deciso di prendere in mano le proprietà di famiglia e fare il vino con le uve da lui stesso coltivate, negli anni ha ampliato i vigneti originari aggiungendo diversi piccoli cru. Crede nelle innovazioni e ricerca una vinificazione precisa, anche per questo è stato forse il primo in Alto Adige ad adottare gli screwcap, per tutti i suoi vini, compresi i rossi.

Casa e vigneti sono separati solo da piccola una strada, la sua zona è particolarmente vocata per i vitigni internazionali, oltre al Gewürztraminer coltiva Chardonnay, Pinot Grigio da appezzamenti distinti, Cabernet Franc e Merlot, prodotto sia come Riserva che nella versione Kretzer. Quest’ultima è un po’ la sua “voglia di Schiava”, che vorrebbe tanto poter coltivare.

Mi ha regalato questa bottiglia dopo una serata fra amici nella sua bellissima sala di degustazione, magnifica, dalle linee moderna, di un bianco abbagliante. L’ho attesa un po’ e mi ha ripagato, integra e bellissima, la chiusura con lo Stelvin+ l’ha conservata alla perfezione.

Nel bicchiere c’è una decisa idea di austerità, una bella spezia pungente e persino pepata, tensione e sfumature tartufate di sottobosco sorrette da un frutto scuro in confettura.

Non c’è invece alcun indizio di evoluzione, neppure quella dolcezza eccessiva che in altre bottiglie da questo stesso vitigno spesso ritrovo e decisamente non amo, si aggiunge invece un’immagine di tralcio di vite, garbata, che porta all’insieme un’idea esotica.

In bocca la vena morbida, il calore dell’alcol, sono stemperati dalla salinità, il tannino è levigato, nell’insieme è un sorso condito, saporito, succoso di mora e mirtillo, con un finale di carattere e asciutto. Non certo da aperitivo, ma votato per accompagnare un buon pranzo.

Il vigneto Klausner si trova in una posizione di fondovalle su terreni alluvionali,  con sabbie e limo, sono vecchie pergole messe a dimora nel 1972. Fermenta in acciaio, la malolattica e la maturazione sono svolte in barrique usate, per poi essere imbottigliato senza stabilizzazione tartarica.

A cura della redazione

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