Cru Vigneto Poggio Sant’Enrico 2012 – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.

il regalo da condividere, il vino sulla tavola dei giorni di festa

perfetto in abbinamento a grandi arrosti, brasati, formaggi dal lungo affinamento

 

Il regalo per il prossimo Natale o il vino da mettere a tavola per i giorni di festa è naturale, sostenibile, essenziale. Fatto a mano. Ogni pezzo un pezzo unico.

Fatto per essere condiviso, così come si condivide un’esperienza. La stessa che più di 50 anni fa ha accomunato due giovani amici vignaioli, uno enologo, l’altro capace di raccontare il vino in giro per il mondo, nell’individuare i terreni più vocati, impiantare i vigneti, scegliere quelli meglio esposti, saper attendere. Passati gli anni, seguire una raccolta meticolosa, imbottigliare senza nessun trattamento, e ancora attendere per lasciare evolvere il vino molto lentamente. E infine scegliere l’artigiano per l’etichetta che meglio si confacesse proprio a quella bottiglia, a quel vino.

E’ questa la vita che c’è dietro e dentro una bottiglia di Vigneto Poggio Sant’Enrico 2012 – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.

Una bottiglia che il nome del vigneto se lo porta addosso, un vino nato lì, in vigna, nelle zone meglio esposte. Due vigneti di sangiovese collocati a sud, “Poggio Sant’Enrico Piccolo” e “Poggio Sant’Enrico Grande”, impiantati uno nel 1978, l’altro nel 1995, per un totale di soli quattro ettari, nel territorio di Montepulciano. Una microzona dai terreni fortemente stratificati con prevalenza di argille, sabbia, fossili marini, conchiglie.

Un vino che da oltre vent’anni Carpineto ha scelto di produrre esclusivamente con uve di sangiovese in purezza, il primo Nobile di Montepulciano così vinificato.

Un vino prodotto solo in grandi annate, nel numero di appena 6000 bottiglie, un vino per il quale fin dalla prima bottiglia Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo, pensarono appunto ad un’etichetta speciale, di straordinaria eleganza, semplice, essenziale. Un’etichetta artigianale fatta a mano con una carta biologica totalmente naturale realizzata a partire da fibre vegetali raccolte a mano e lavorate nei campi dello stesso artigiano a due passi dal suo laboratorio, una filiera cortissima.

“Un vino complesso e avvolgente. Da uve sangiovese. Un anno in barrique. Rubino granato molto intenso. Note fruttate e speziate, eteree, con sentori di amarena,  vaniglia, confettura di fragola, tabacco e prugna. Sapore caldo, ricco e teso, con tannini vellutati, ottimo corpo, possente e salino, con ottima persistenza finale” recita la Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2020 di Daniele Cernilli che ha riconosciuto al vino il punteggio di 95 e il premio dell’eccellenza.

Un capolavoro della Collezione degli Appodiati, il Cru Vigneto Poggio Sant’Enrico DOCG. Perfetto sulla tavola di Natale, in abbinamento a grandi arrosti, brasati, formaggi dal lungo affinamento.

Un Nobile che ha il passo lungo e profondo del sangiovese dalle straordinarie doti di longevità e dall’ampia gamma di sfumature, un vino in grado di evolvere lungamente. Anche per questo un vino da ricordare, un dono appunto. Un classico sempre contemporaneo.

Cru Vigneto Poggio Sant’Enrico 2012- Vino Nobile di Montepulciano 55€

 

CARPINETO, consolidata azienda vitivinicola toscana, dal 1967, quando l’azienda fu fondata, ha decuplicato la superficie dei vigneti, da 20 a oltre 200 ettari, per oltre 500 chilometri complessivi di filari, articolati su cinque Tenute o Appodiati: Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano, coltivate in maniera sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio.

Tra le top 100 di Wine Spectator, per più anni consecutivi, l’azienda ha una produzione che copre tutti i grandi rossi della Toscana.

Era il 1967 quando le famiglie Sacchet e Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il migliore Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una rivoluzione vera per quei tempi.

Le due famiglie videro nella Toscana un enorme potenziale, dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando le tecniche più all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca.

Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Antonio Michael Zaccheo, hanno continuato a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenutasu standard molto elevati, con l’obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini ma anche l’ambiente.

Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l’assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale, affermatasi per l’eccellenza dei suoi prodotti e molto ben posizionata all’estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa.

Tre linee di produzione e oltre 30 etichette per una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana. Rossi per lo più, Riserve digrande struttura ed estratto, vini estremamente longevi.

Nata 53 anni fa dalla scommessa sui grandi territori vinicoli della Toscana e dal sogno di mettere insieme le 3 denominazioni più importanti della regione, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, oggi è una realtà fortemente rappresentativa della migliore Toscana vitivinicola.

Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti internazionali prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti delle 5 Tenute, o Appodiati, nei territori più vocati della Toscana.

 

 

www.carpineto.com

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