TINATA E MONTEVERRO 2015 SFUMATURE D’AUTUNNO NEL BICCHIERE

La poesia della stagione di passaggio, i colori caldi, uno spettacolo di profumi
Ecco i vini per vivere al meglio queste atmosfere magiche


Mentre l’autunno sta lentamente “colorando” le nostre giornate, il tepore di una coperta e un libro letto con calma sul divano magari sorseggiando un calice di vino si trasformano in una sorta di guscio, un caldo e rassicurante abbraccio che accompagna l’animo verso l’inverno. L’autunno è il momento in cui si comincia ad apprezzare il tepore di casa – oggi in questo clima di incertezza più che mai – si iniziano a stappare i rossi importanti, vini strutturati dal carattere deciso. E l’atmosfera che si crea è subito magica!

Aromi che raccontano antiche storie e tradizioni di territori, come il Tinata 2015 di Monteverro, un tripudio di profumi che caratterizzano la macchia mediterranea, sottolineati da sentori di petali di rosa. Perfetto accompagnamento per un menù di carne, soprattutto di cacciagione, uno dei piatti tipici della tradizione toscana che in questo periodo si trovano sulle tavole in accompagnamento a funghi e verdure di stagione. L’aromaticità e la struttura del Tinata ben si coniugano, infatti, con il carattere ricco e intenso di queste carni, come il cinghiale, regalando al contempo una bella nota di freschezza all’abbinamento. Un vino rosso intenso ma brioso, sensuale e affascinante, da degustare subito o da lasciare “invecchiare”: gli anni di affinamento non faranno altro che esaltarne l’eleganza innata.

Acini piccoli e concentrati, ricchi di aromi, hanno caratterizzato la vendemmia 2015 facendo di Monteverro, un rosso vellutato, dalla sfumatura rubino, che al naso regala sentori di frutti di bosco e spezie che si avvicendano a note di cioccolato e tabacco. Un vino complesso e intrigante che racconta un’annata speciale e da sempre icona di questa Cantina, boutique di vini eleganti, raffinati, che lasciano il segno. Il Monteverro è infatti la migliore espressione che il terroir di Capalbio possa esprimere. Prodotto in quantità limitate, deve la sua struttura vellutata, la complessità inconfondibile e l’incredibile poliedricità del suo bouquet alla particolare attenzione rivolta ad ogni singola fase del processo produttivo. Da solo di fronte al camino o, sempre per rispettare i prodotti della stagione, è perfetto da degustare con un taglio nobile di carne di manzo con funghi, come i finferli.

Una stagione che regala frutti preziosi, ricca di fascino, bellezza e un po’ di malinconia: l’autunno non smette mai d’incantare! E se Ungaretti ne esalta l’incertezza – Si sta come / d’autunno / sugli alberi / le foglie –, noi preferiamo la versione più dolce e impertinente che ci racconta Emily Dickinson: Sono più miti le mattine/e più scure diventano le noci/e le bacche hanno un viso più rotondo./ La rosa non è più nella città. L’acero indossa una sciarpa più gaia. La campagna una gonna scarlatta, /Ed anch’io, per non essere antiquata, mi metterò un gioiello!

X