G.PUNTO 2018 DI DUEMANI NELLA “TOP 100 WINE DISCOVERIES 2020” DI THE WINE ADVOCATE

Milano, Novembre 2020_ Il G.Punto 2018 di Duemani, azienda biodinamica dell’enologo Luca D’Attoma e di Elena Celli, entra nella “Top 100 Wine Discoveries 2020”, la nuova classifica di The Wine Advocate che da quest’anno premia i vini che raccontano valori, capaci di essere longevi, prodotti in maniera sostenibile e con un approccio innovativo, sia in vigna sia in cantina.
Il G.Punto 2018 di Duemani, 100% Grenache coltivato nella vigna più alta dell’azienda, che si estende tra Riparbella e Castellina Marittima (in provincia di Pisa), è stato definito da Monica Larner, wine critic di The Wine Advocate, “un vino coraggioso che resta in macerazione sulle bucce e con i raspi fino a 5 mesi”.
Prodotto in quantità limitata, Il G.Punto ha un colore rosso rubino più penetrabile rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un vino importante (caratteristica tipica del Grenache in purezza), al palato risulta invece molto intenso e strutturato e al naso esplode in un bouquet di frutta rossa e sfumature di liquirizia e spezie.
Mi piacciano le sfide – spiega Luca D’Attoma – perché se devi creare un vino nuovo, devi avere il coraggio di osare. Magari riscoprendo vitigni meno conosciuti, oppure adottando tecniche di vinificazione diverse, come la fermentazione e l’affinamento in anfora o negli orci di terracotta. La biodinamica è la mia grande passione perché praticandola impari ad osservare la natura e a servirtene rispettando i suoi cicli”.
Ed è proprio questa passione che lo ha spinto, nel 2000, a fondare insieme ad Elena Celli, l’azienda Duemani, 13 ettari di vigneti ad alta densità, con il mare della costa tirrenica all’orizzonte, dove l’enologo pratica la biodinamica senza compromessi per innovare e sperimentare.
Definito dalla stampa di settore “l’enologo dai riconoscimenti da record”, Luca D’Attoma opera da trent’ anni come consulente per importanti aziende vitivinicole italiane ed estere, per cui realizza vini molto apprezzati sia dal pubblico sia dalla critica. Portano la sua firma numerose perle dell’enologia italiana.

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