L’Amaro del Peccato prodotto da Liquori Belcastro, un vero elisir d’amore

Oggi presentiamo l’Amaro del Peccato, prodotto da Liquori Belcastro a Cotronei (Kr) sulle pendici della Sila.  Si tratta di una gustosa specialità tradizionale preparata con ingredienti semplici e genuini. Una ricetta che è passata da generazione in generazione, affinché nel 2016 la famiglia Belcastro ha deciso di imbottigliarlo, etichettarlo e distribuirlo al pubblico. Quest’amaro ha oltre una decina di ingredienti tra erbe, fiori e radici tutti di origine naturale che vengono raccolti in vari periodi dell’anno nei boschi incontaminati dell’altopiano silano.

La distillazione e la preparazione dei liquori hanno origini antichissime, queste tecniche erano già abbastanza comuni tra gli antichi babilonesi ed egizi. L’alambicco fu inventato dagli arabi,  ed è grazie a questo strumento che si iniziò a produrre: alcol e distillati. Mentre per la produzione di liquori si mettono a macerare erbe, semi, radici, fiori, frutti, bucce di agrumi con o senza zucchero in soluzioni idroalcoliche. Questo processo andrà affinandosi a partire della prima metà del 1300.

“Con vino rosso buono, forte, puro, distillato nell’alambicco a fuoco lento“ e  con l’avvertenza che se si fosse ripetuta più volte la distillazione “l’aqua ardens“ sarebbe stata più fine e più utile” questo è quanto scrive Vitalis de Furno, teologo francescano, il quale fu anche cardinale intorno ai primi anni del 1300.

Sino alla metà del quindicesimo secolo i liquori furono utilizzati principalmente dalla medicina, e gli furono attribuiti varie virtu’, erano veri toccasana per diversi malanni,  alcuni anche veritieri come le proprietà disinfettanti in caso di ferite. Da non dimenticare anche la tradizione dei rosoli, “ros solis” ovvero rugiada del sole, che hanno avuto massima diffusione nel sud Italia e soprattutto in Sicilia a partire dal Settecento e venivano preparati in occasioni del ricevimento di ospiti oppure per eventi familiari come battesimi e matrimoni.

L’abitudine di utilizzare i liquori come forma di piacere e intrattenimento per gli ospiti arriva nel sedicesimo secolo seguendo le abitudini di Caterina de Medici la quale lo offriva come benvenuto ai propri ospiti.

L’amaro del Peccato si presenta nella classica bottiglia ad oblò scuro, dal colore impenetrabile, al naso spiccano aromi di fiori di arancio, rabarbaro e liquirizia chiude con piacevole finale balsamico. Non è molto alcolico quindi è ideale dopo un lauto pranzo per stimolare la chiacchiera con gli amici e favorire la digestione. Si può gustare sia liscio oppure con una scorza di arancia. Ottimo anche come dissetante in versione long drink, con l’aggiunta ghiaccio, acqua tonica, fetta di limone mentre è irresistibile sui gelati alla crema. 

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