Il Monteverro 2018 si aggiudica i tre bicchieri

Al vino di punta della cantina di Capalbio viene assegnato il giudizio più alto da parte di Gambero Rosso

Un taglio bordolese classico – 40% Cabernet Sauvignon, 40% Cabernet Franc, 15% Merlot, 5% Petit Verdot -, un’eleganza innata, un carattere deciso e una allure internazionale per questo rosso che parla al mondo ma ha profonde radici nella Toscana del sud, terra autentica e verace. Sarà questo mix così trasversale ad aver conquistato i critici del Gambero Rosso – una delle guide enologiche più prestigiose a livello internazionale – tanto da assegnargli il riconoscimento d’eccellenza: i tre bicchieri.

 

Da sempre il Monteverro è il fiore all’occhiello della Cantina gioiello sulla Costa d’argento, un vino ambizioso le cui uve provengono esclusivamente dagli appezzamenti migliori, affina circa 24 mesi in barrique dei migliori tonnelier (70-80% di legno nuovo) e poi fa due anni in bottiglia. È così che raggiunge un’intensità e una complessità incomparabili, una freschezza e un’eleganza di rara nobiltà. L’incredibile varietà del suo bouquet dalle note fruttate e speziate si arricchisce di anno in anno.

Attualmente sono poco più di 15mila le bottiglie prodotte (15277 per la precisione) e anche alcuni formati importanti (445 magnum, 120 3l, 50 6l, 5 bottiglie da 9l), il Monteverro nasconde dietro quella sua aria austera da rosso intenso, “un forte carattere territoriale, già ora davvero espressivo a livello olfattivo. Qualche anno di affinamento non farà che sublimare la profondità e ampiezza di questo taglio bordolese”, come rivela Matthieau Taunay, enologo di Monteverro.

L’annata 2018 porta con sé un ricco bagaglio di elementi. “Dopo una stagione 2017 molto secca, abbiamo avuto un inverno abbastanza piovoso che ha aiutato i nostri terreni a riempire le scorte d’acqua e ha dato sollievo alla natura e alla biodiversità dopo questo periodo stressante”, continua Taunay. “La primavera inoltre è stata umida e ha portato ad un’intensa pressione di malattie crittogamiche come la peronospora. Monteverro sta lavorando da parecchio tempo con metodi biologici e questo periodo è stato una bella sfida. Abbiamo capito ancora meglio quanto sia importante avere un vigneto in equilibrio con il suo ambiente che aiuti le piante a resistere da sole”. Il resto della stagione 2018 si è poi rivelato più sereno e anche abbastanza caldo a luglio: ma la data di vendemmia non è stata precoce come nel 2017. “Per questo”, conclude l’enologo, “abbiamo deciso di raccogliere il Merlot a fine Agosto ed il nostro Cabernet nella seconda metà di Settembre con, come risultato, un intenso carattere fruttato”.

La manifestazione per la presentazione dei Tre Bicchieri sarà a Roma, domenica 17 Ottobre al Rome Marriott Park Hotel

PREMIAZIONE
Sala Tiziano
ore 10.00 (vi preghiamo di arrivare alle ore 9.00 per l’accredito) *Al termine della premiazione è previsto un light lunch riservato a produttori e stampa 
PRIMA DEGUSTAZIONE (riservata a ospiti dei produttori, stampa e operatori del settore)
Sala Michelangelo ore 14.00 – 17.00 
SECONDA DEGUSTAZIONE (riservata a operatori del settore e pubblico)
Sala Michelangelo ore 18.00 – 21.00 

Alcuni cenni su Monteverro

Nasce agli inizi degli anni 2000 da un’idea visionaria del proprietario Georg Weber, alla ricerca del luogo ideale dove dar vita al suo progetto di produrre vini di eccellenza. La scelta è pressoché già scritta: un amore incondizionato lega Georg alla Toscana, ma la vera intuizione è aver eletto a sua nuova dimora un territorio un po’ al di fuori dei circuiti vinicoli tradizionali. Una terra autentica e naturale, ricca di tradizioni e genuinità.Un grande lavoro in vigna e scelte attente in cantina si ripetono da 13 vendemmie per dare vita alle 6 eccellenze di Monteverro: il capofila taglio bordolese Monteverro, il fratello minore Terra di Monteverro, uno Chardonnay in purezza e un intrigante Syrah Grenache chiamato Tinata e due vini di base, Vermentino e Verruzzo.

 

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