Il Chianti Classico al “Ristorante I Du Matt” con un relatore d’eccezione: Roberto Gardini

Venerdi 22 febbraio, presso il ristorante “I Du Matt” a Parma, si è svolta una degustazione didattica sul Chianti Classico con il relatore Roberto Gardini, docente presso la Scuola di cucina Alma di Colorno e responsabile della Scuola Concorsi Ais dell’Emilia.

 

Protagonista della serata il vitigno Sangiovese, il camaleonte che sa esprimere le sue caratteristiche varietali in base al genius loci in cui viene coltivato. Il nuovo disciplinare, approvato nel 2013 consente di utilizzare il Sangiovese minimo l’80%, il restante 20% possono concorrere i vitigni autoctoni, quali canaiolo, colorino e vitigni internazionali, cabernet sauvignon, merlot, petit verdot.

 

Dal 2010 sono state abolite le uve a bacca bianca. I produttori stanno valorizzando il Sangiovese in purezza, grazie anche all’ultimo disciplinare che consente la produzione di un vino d’annata, la Riserva e la Gran Selezione, quest’ultima tipologia è posta al vertice della qualità, le cui uve derivano dai vigneti più vocati, esclusivamente di proprietà aziendale, l’invecchiamento del vino non può essere inferiore a 30 mesi.

 

Il primo vino servito è stato il “Chianti Classico Riserva Docg 2014” del Castello di Volpaia. Il comune di Radda in Chianti, si distingue per la maggior altitudine rispetto le altre zone, in cui le escursioni termiche tra il giorno e la notte apportano maggior freschezza e profumi più intensi. Delicatamente piacevole nella sua scorrevolezza, ideale per accompagnare l’apertura della serata.

Vigna del SorboGran Selezione  Chianti Classico Docg 2014  – Fontodi.

Panzano in Chianti al contrario di Radda, è il comune definito “la Conca d’Oro” per la posizione “calda”, per l’umidità che un tempo favoriva la coltivazione del grano. All’aspetto olfattivo, un bouquet intenso con note di frutta rossa seguite da un sottobosco scuro, liquirizia, zafferano, menta disidratata.

La grinta della Gran Selezione, nonostante l’annata considerata critica per molti produttori, ha presentato un estratto pieno e vellutato, dal tannino integrato, rendendo il sorso ricco e persistente sino alla chiusura fruttata.

 

Caparsino” Chianti Classico Riserva  Docg 2013 – Caparsa.

Comune di Radda, È stato il vino meno compreso della serata, apparentemente difettoso, aveva solo bisogno di più tempo per raccontarsi.

Ho avuto il piacere di conoscere Paolo Cianferoni in una visita in azienda. Uomo di natura contadina, come lo sono i suoi vini, le cui annate non sono mai uguali. Vini che seguono gli andamenti climatici, fermentazioni con il torchio manuale, vinificazioni spontanee, maturazioni in cemento e in tonneau di rovere austriaco, senza mai intervenire con la sua mano.

 

“Colonia” Gran Selezione Chianti Classico Docg 2013 – Felsina

Il comune di Castelnuovo Berardenga si trova nella più a sud dell’areale, vicino alle Crete Senesi. Il terreno si arricchisce di tufo, galestro, arenaria.

Gran Selezione, grande vino!! Impenetrabile al colore, luminoso nelle sfumature rubino, il ventaglio odoroso ha mostrato fin da subito complessità, frutto rosso di marasca e giallo della pesca, viola, iris, note terziare giocherellone di cacao, caffè, foglie di thè, zafferano, cardamomo, liquirizia, emozioni olfattive che si scoprivano ogni volta che si accompagnava il bicchiere al naso. Emozioni che si sono ritrovate durante il percorso gustativo nella ricchezza del nettare, l’avvolgente tannicità mai fastidiosa, nella sua persistenza infinita.

La PrimaGran Selezione Chianti Classico  Docg 2013 – Castello di Vichiomaggio.

Ad un’altitudine di 236m s.l.m. Greve in Chianti si estende tra i Monti del Chianti e i colli fiorentini. La presenza del Merlot, inizialmente non comunicato da Roberto, ha lasciato il degustatore incerto sull’aspetto visivo, dalla tonalità concentrata e virata su sfumature intense, porsi la domanda: colorino o merlot? Note fruttate di prugna succosa, floreale della viola, sorso morbido, dal tannino meno irruente tipico del Sangiovese. Un vino tra i più apprezzati della serata per l’equilibrio mostrato.

Castello di Brolio” Gran Selezione Chianti Classico Docg 2013 – Barone Ricasoli.

Il maniero  di Gaiole in Chianti diventò di proprietà della famiglia Ricasoli nel 1141. Bettino Ricasoli soprannominato “Barone di Ferro”, nel 1872 inventò la formula del Chianti anticipando il disciplinare odierno del Chianti Classico.  Ultimo della batteria in assaggio. L’assemblaggio con il Cabernet Sauvignon e il Petit Verdot inizialmente impattante all’aspetto odoroso per le note vegetali, trascorso un po’ di tempo, il bouquet si è ha rivelato in tutto il suo aspetto importante, lasciando le caratteristiche del Sangiovese di poter raccontare il suo territorio, complesso, articolato per la presenza di galestro, sedimenti marini e di macigno.

 

Una degustazione che ha portato i partecipanti a conoscere il Sangiovese nell’ areale del Chianti Classico che in base all’esposizione, all’altitudine, alle condizioni pedoclimatiche, ha raccontato il suo essere rappresentativo e rappresentante del genius loci.

 

 

Fotogallery facebook

X