ALLEANZA STRATEGICA TRA FIERE DI PARMA E FIERA DI FORLI’

(Forlì, 29 marzo 2019) – E’ stata presentata oggi a Forli, in una conferenza stampa tenuta nel corso della terza giornata di Fieravicola, l’alleanza strategica siglata tra Fiere di Parma e Fiera di Forlì. Sarà una nuova società a gestire i futuri investimenti finalizzati a valorizzare le fiere che si svolgono nel quartiere di Forlì (da FierAvicola a Caccia&Country) mettendoli in sinergia con il know how e le relazioni nazionali ed internazionali di manifestazioni come Cibus e Cibus Tec. Il rilancio del quartiere forlivese passerà anche attraverso un rinnovato spirito di collaborazione con organizzatori terzi che potranno disporre di un quartiere moderno, efficiente e a costi accessibili.
La nuova società avrà una governance condivisa che da un lato confermerà e valorizzerà il lavoro svolto dal Fiera di Forlì negli ultimi anni e dall’altro gestirà il piano industriale a 5 anni messo a punto dal Management delle 2 Fiere.

“La firma di questo accordo quadro con Fiere di Parma –  ha dichiarato Gianluca Bagnara, Presidente della Fiera di Forlì – è il primo passo per integrare la nostra esperienza nel settore agro-zootecnico con le competenze di una realtà di primaria importanza nel panorama fieristico internazionale, che ha all’attivo saloni di riferimento per il mondo del food come Cibus e CibusTec. Questa sinergia ci permetterà di rilanciare Fiera di Forlì e le sue manifestazioni, a cominciare da Fieravicola, rassegna che continuerà ad essere organizzata a Forlì”.

“E’ un accordo federante, rispettoso delle singole competenze, nell’ambito zootecnico ed agroalimentare – ha sottolineato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma –Il nostro approccio, replicabile, è quello di non trasferire fiere da una città all’altra, sradicandole dai loro consolidati legami con il territorio, ma rilanciarle ottimizzandone i processi di gestione e internazionalizzazione. La sinergia tra Fieravicola, Cibus e Cibus Tec aprirà nuovi orizzonti per la valorizzazione della filiera avicola Made in Italy grazie ad un appuntamento che potrà sempre più confrontarsi con gli operatori internazionali alternandosi con l’omologa VIV di Utrecht”.
 

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