MONTEVERRO TRA LE ECCELLENZE DEL MILANO WINE CLUB

La cantina-gioiello di Capalbio tra i protagonisti

dell’esclusivo Club meneghino

 

Monteverro, cantina nel cuore della Maremma toscana, è entrata a far parte del Milano Wine Club, una vera e propria community di appassionati, opinion leader, professionisti e imprenditori, tutti addicted del mondo enoico. Per loro, il Club ha previsto nel 2020 un calendario di eventi esperienziali, degustazioni e incontri per vivere in contesti esclusivi e riservati le emozioni dei grandi vini italiani. 

E’ per noi un onore far parte di questa élite enoica”, ha affermato Matthieu Taunay, enologo della cantina capalbiese, presente all’inaugurazione del Wine Club il 3 Dicembre scorso, all’Armani Privé, dove le aziende partner dell’iniziativa, hanno avuto  l’occasione di far degustare i loro vini di punta  – esclusivamente in grandi formati – . “Il nostro obiettivo è poter confrontarci e dialogare con un entourage di appassionati e avere l’occasione di raccontarci in prima persona per trasmettere la passione e l’entusiasmo che animano il nostro lavoro e che poi sono i valori intrinsechi di ogni nostra etichetta”.

E’ questa la Maremma di Monteverro – 50 ettari, circa 40 vitati, nella Toscana del Sud quasi al confine con il Lazio – che si racconta attraverso i suoi vini – 4 rossi e 2 bianchi –, vini unici, che traggono ispirazione dai grandi Cru, ma “rivisitati” alla luce del sole e del suolo tipici di questo territorio. Per il debutto del Club, Monteverro ha messo a disposizione le magnum dell’omonimo vino di punta, il Monteverro, fiore all’occhiello della cantina: un vero e proprio premier grand cru maremmano, intenso e dalle note fruttate e speziate.  Gli altri 3 rossi sono il Terra di Monteverro – il secondo bordolese dell’Azienda – un vino morbido dall’eleganza minerale innata, segue il Tinata, blend di Syrah e Grenache, sensuale e raffinato e il Verruzzo, un rosso sincero, equilibrato e con i giusti tannini. Tra i bianchi troviamo un fuoriclasse da competizione lo Chardonnay – un bianco in terra di rossi – che esprime un carattere unico, al palato agrumato, fresco, speziato, burroso, minerale grazie ai suoi 14 mesi tra cemento e barrique e il Vermentino un bianco da vitigno autoctono, che nasce da un’uva che ama il mare e rivela aromi primari che fanno capolino dal bicchiere e al palato diffondono una sapidità fruttata e una freschezza lunghissima.

Il Milano Wine Club è un bell’esempio di come sia possibile fare sistema tra eccellenze”, conclude Taunay.

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