Wine&Siena, buone notizie dalle imprese italiane del vino al femminile

Wine&Siena, buone notizie dalle imprese italiane del vino al femminile. E proprio dalla Toscana il settore vitivinicolo si fa motore di crescita, grazie a nuove prospettive di sviluppo per l’ambito dell’enoturismo. La manifestazione 2020 chiude con il tutto esaurito nelle giornate di sabato e domenica e un totale di oltre 3.500 accessi.
 
L’evento senese voluto da The WineHunter Helmuth Köcher e Confcommercio di Siena si dedica all’approfondimento di tematiche legate al mondo ‘rosa’ del vino e alle nuove prospettive per la valorizzazione della viticoltura, anche grazie a nuove leggi sul settore dell’enoturismo.
 
Siena, 4 febbraio 2020 – Una ricerca condotta dall’Università di Siena in collaborazione con l’Associazione Nazionale Donne del Vino mostra che il cosiddetto ‘Gender Gap’, soprattutto riferito alle possibilità di accesso al credito da parte delle imprenditrici, è ormai annullato e, anzi, la donna manager di successo nel settore del vino è sempre più una realtà. Il WineHunter Helmuth Köcher presenta il messaggio che arriva da Siena e dalla 5^ edizione di Wine&Siena – Capolavori del Gusto come “un segno positivo e di grande incoraggiamento per tutte le imprese al femminile, che spero venga accolto con ottimismo e voglia di protagonismo da parte delle donne italiane. C’è bisogno di loro e non solo nel nostro mondo vinicolo”.
 
L’anteprima della manifestazione, nella sede della Banca Monte dei Pachi di Siena a Rocca Salimbeni, ha ospitato il convegno “Donne, vino e credito” moderato dalla giornalista Anna di Martino, dando voce a un’analisi condotta dal Professor Lorenzo Zanni e dalla dottoressa Elena Casprini dell’Università di Siena sulle 890 imprenditrici dell’associazione Donne del Vino. La ricerca ha rivelato che nel 97% dei casi le donne hanno avuto accesso al credito richiesto, evidenziando un gender gap minimo e per la prima volta in controtendenza con i dati finora espressi da recenti studi come “Donne, imprenditoria e accesso al credito” o “Il cibo è donna – Il fattore rosa secondo Pink Lady” a cura di Swg per Cna, che registravano una difficoltà nel 47% dei casi. Un risultato decisamente positivo, da cui emerge sempre più la figura della donna manager di successo nel settore vitivinicolo. Oggi, nel comparto agricolo, le imprenditrici guidano un terzo delle imprese e, pur occupandosi solo del 21% della SAU (superficie agricola utilizzabile), ottengono il 28% del PIL agricolo dimostrando una spiccata capacità manageriale. “Le Donne del vino sono un campione privilegiato – spiega la Presidente nazionale delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini – perché a capo di aziende che, secondo un’indagine effettuata 3 anni fa, risultavano internazionalizzate, diversificate, orientate al BIO e sui vini di alta qualità. Per questo l’indagine di Siena ci fa vedere la luce in fondo al tunnel, mentre in altri settori economici il gender gap è ancora forte”. E se il mondo “rosa” del vino spicca il volo, anche l’Enoturismo apre alle aziende nuove prospettive e opportunità di sviluppo: un ambito in cui è proprio la Regione Toscana a giocare il ruolo di apripista, presentando una nuova legge regionale sull’enoturismo volta a valorizzare il prodotto e il territorio. Questo il tema sviluppato durante il convegno “Enoturismo e Sostenibilità: nuove leve del Marketing turistico” proposto da Wine&Siena il 1 febbraio presso l’aula magna storica dell’Università degli Studi di Siena. Regione ad altissima vocazione vitivinicola, la Toscana si fa portavoce di una nuova tendenza del vino legata al turismo, alla sostenibilità e alla tutela ambientale: grazie alla nuova legge regionale aziende agricole, cantine sociali cooperative, Strade del Vino e Consorzi di tutela possono infatti svolgere attività formative e informative sulle produzioni vitivinicole del territorio, degustazioni e commercializzazioni anche in abbinamento ad alimenti, garantendo standard minimi di qualità. “Il nostro provvedimento regionale chiarisce l’operatività delle aziende della filiera vitivinicola, non solo di quelle agricole, con l’opportunità di valorizzare il prodotto vino nei confronti dei consumatori e con esso il territorio con le sue produzioni agroalimentari di qualità”, spiega Simone Tarducci, dirigente della Regione Toscana settore agriturismo. Un esempio per la viticoltura italiana che avrà l’ulteriore obiettivo di investire in qualità, sostenibilità e di svolgere azioni di tutela ambientale e culturale, promuovendo vigneti eroici e storici, aree sensibili e caratteristiche, rivalorizzando territori e vini di qualità, come sostenuto dal Decreto Legge in attuazione del testo Unico sulla vite e sul vino approvato nella scorsa legislatura.
 

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