FIVI al Ministro Lollobrigida: l’agenda dei Vignaioli indipendenti è prioritaria per il sistema vitivinicolo

Il Presidente Lorenzo Cesconi scrive al neoeletto Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare per esporre le azioni considerate prioritarie dai Vignaioli indipendenti: al centro la crisi energetica, il mercato unico europeo, l’eccesso di burocrazia e i criteri di rappresentanza nei Consorzi di tutela.

 

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti lancia un nuovo appello alla tutela dei piccoli produttori, con una lettera inviata al nuovo Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida. Sono diversi i temi che FIVI pone urgentemente all’attenzione del Governo: la crisi energetica e le azioni per contrastarla; la semplificazione burocratica sia per le esportazioni commerciali sia per gli adempimenti amministrativi; infine, i criteri di rappresentanza nei Consorzi di tutela.

Primo tema presentato e molto attuale, quello della crisi energetica e dell’impatto sulle filiere produttive e commerciali del sistema vitivinicolo. Per la FIVI è necessario da un lato rimodulare le politiche di sostegno sia a livello nazionale che europeo per poter assicurare la continuità produttiva e dall’altro elaborare una strategia a lungo termine di indipendenza energetica basata soprattutto sullo sviluppo delle rinnovabili.

Altro tema scottante, quello della semplificazione burocratica per le esportazioni grazie all’adozione del sistema One Stop Shop, ovvero l’istituzione di uno sportello unico per l’assolvimento delle accise, già in vigore per il pagamento dell’IVA di alcune categorie di prodotti, per rafforzare la libera commercializzazione delle merci e permettere, sia ai piccoli produttori che ai consumatori europei, di trarre pieno vantaggio dalle opportunità del mercato unico. Scoraggiati dalla complessità amministrativa e fiscale molti Vignaioli rinunciano infatti a espandersi verso nuovi mercati: uno sportello unico permetterebbe loro di affacciarsi su nuove opportunità commerciali in un sicuro percorso di crescita.

Affine a questo tema quello della semplificazione burocratica e della digitalizzazione a tutti i livelli. FIVI intende porre l’accento sulla necessità di realizzare un vero e proprio sistema digitale, sfruttando le possibilità che la tecnologia oggi offre, al fine di rendere realmente meno onerosi i carichi burocratici delle aziende vitivinicole: ad oggi purtroppo i processi di digitalizzazione hanno portato paradossalmente a più oneri, anche a causa della scarsa o inesistente comunicazione tra i diversi enti della pubblica amministrazione, che impone quindi alle aziende di inviare più volte lo stesso dato a soggetti diversi.

Infine, il quarto tema riguarda la rappresentanza dei piccoli produttori all’interno dei Consorzi di tutela: i criteri di voto al momento favoriscono i grandi gruppi e le cooperative sociali, a causa di un’interpretazione troppo ampia del “voto ponderale” e ad un uso spesso problematico delle deleghe. FIVI chiede dunque un intervento sul decreto legislativo n. 232/2018, in particolare sull’art. 8 relativo alle modalità di voto, per rafforzare l’effettiva rappresentanza di tutti gli attori della filiera. I Vignaioli rappresentano un modello che orienta la propria produzione verso la più alta qualità, nel pieno rispetto e nella completa espressione del territorio, ed è necessario che in tutti i Consorzi sia riconosciuta loro pari dignità.

FIVI chiude la sua lettera con un invito al Ministro Francesco Lollobrigida a partecipare all’Assemblea della Federazione, che si svolgerà lunedì 28 novembre a Piacenza, durante l’undicesima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli indipendenti.

 

FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 2008, che si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del Vignaiolo Indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento ed alla commercializzazione del prodotto finale. Attualmente sono oltre 1400 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto. Il Marchio FIVI raffigura “Ampelio”, immagine di un Vignaiolo che porta una cesta d’uva sulle spalle e la cui ombra prende la forma di una bottiglia. In questa figura è riassunto tutto quello che per la FIVI significa essere Vignaioli, impegnati quotidianamente in un processo che segue tutta la filiera di produzione, operando costantemente per custodire, tutelare e promuovere il territorio di appartenenza.

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