I Custodi del Lambrusco: doppio appuntamento per celebrare l’eccellenza emiliana.

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Modena, Giugno 2025 – Una delegazione dei Custodi del Lambrusco sarà presente a due appuntamenti imperdibili per gli amanti del vino e delle tradizioni emiliane: il primo evento, Festa dei vini sul confine che non c’è, si terrà sabato 14 Giugno a Ponte Samoggia (BO). Un’iniziativa che celebra la ricchezza enologica delle terre di confine tra Modena e Bologna e che nasce per celebrare i 700 anni dalla battaglia di Zappolino del 1325, trasformando un antico conflitto tra Bologna e Modena in un’occasione di incontro, cultura e condivisione. Un grande momento di festa con cantine, street food, musica e degustazioni guidate, nel segno della riconciliazione tra territori uniti da una storia comune. La delegazione dei Custodi sarà composta dalle seguenti cantine: Cantina Zucchi, San Paolo, Marchesi di Ravarino, Cleto Chiarli, Fattoria Moretto e Cantina Divinja. 

Lunedì 16 giugno a Modena, invece, sarà possibile partecipare all’evento Gnocco Fritto & Bolle Rosse, organizzato da Slow Food Modena. Un’occasione speciale per degustare il meglio del Lambrusco in abbinamento allo gnocco fritto, simbolo della convivialità locale. L’evento si terrà presso l’Agriturismo Grimandi a Piumazzo (MO) e prevede la prenotazione obbligatoria. In questo caso i Custodi del Lambrusco presenti all’evento sono i seguenti: San Paolo, Buonariva, Cantina della Volta, Cantina Ventiventi, Cavaliera, Cleto Chiarli, Fattoria Moretto, Francesco Vezzelli, Garuti Vini, La Piana Winery, Marchesi di Ravarino, Opera 02, Podere Il Saliceto, Cantina Zucchi, Terraquilia. 

Due momenti distinti, ma uniti da un unico obiettivo: promuovere il Lambrusco autentico, le tradizioni e l’identità del territorio emiliano.

I Custodi del Lambrusco sono una nuova associazione che riunisce 27 produttori di Modena e Reggio Emilia con l’obiettivo condiviso di difendere, valorizzare e (ri)posizionare il Lambrusco tra i grandi vini. Uniti da una “rivoluzione gentile”, i Custodi si impegnano a riscrivere la percezione di questo vino straordinario, raccontandolo in modo inclusivo, senza divisioni territoriali, e puntando su qualità, autenticità e contemporaneità. Dalla vigna alla bottiglia, ogni scelta produttiva è orientata a esaltare il vero carattere del Lambrusco, simbolo vivo della cultura, della storia e dell’identità emiliana.

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