A spasso tra la Val di Mezzane, la Val d’Illasi e la Valpantena con un approfondimento sull’Azienda ILatium Morini

Storia e bellezze di un territorio. Da un’esperienza della sommelier Federica Paridi

Un viaggio come inviata dal portale online “Consulentedelgusto.it” per visitare, in compagnia di altri esperti e enoappassionati l’Azienda Agricola ILatium Morini a Mezzane di Sotto (VR). Vigneti di proprietà che si estendono su 40 ettari all’interno delle dominazioni Soave e Valpolicella nel territorio compreso tra la Val di Mezzane, la Val d’Illasi e la Valpantena. l’Azienda è in conversione biologica dal 2023.

Il tempo inclemente, a tratti piovigginoso ha impedito a questa allegra brigata di approfondire a pieno le bellezze del territorio circostante. Un breve giro guidato da Lucrezia Melissari, responsabile di questo “Press tour” e poi subito all’interno dei locali dell’Azienda. Veniamo accolti nel Wine Shop per l’occasione adibito a sala di degustazione dall’enologo di famiglia Piergiorgio Morini.

Piergiorgio ci presenta la storia della propria famiglia che è intrecciata indissolubilmente da diverse generazioni con la storia della Cantina. Siamo in un territorio fortemente vocato alla viticoltura, che ha visto in passato un continuo alternarsi di antichi popoli che si sono stanziati o semplicemente di passaggio lasciando importanti tracce della loro presenza. Sicuramente furono prima i Reti, Etruschi e Romani che si sono lasciati ammaliare dalla bellezza e dalla fertilità di questi luoghi adatti alla coltivazione di viti, olivi e alberi da frutto.

Dalla storia della cantina al brindisi di benvenuto il passo è breve e subito ci addentriamo a valutare e a conoscere i vini che sono tra i motivi principali del viaggio.  

Ad aprire le danze “Sette” uno spumante Metodo Classico Extra Brut 2016, dal nome evocativo a riaffermare i valori della casa, sette sono i cugini appartenenti ai due rami della famiglia e sette sono il numero dei petali che compongono il logo aziendale. E’ una cuvée che si compone per il 75% di Garganega e per il 25% di Raboso veronese vinificato in bianco. Uve raccolte a mano che provengono dai vigneti di Mezzane e Illari.

Passiamo all’aspetto degustativo, si presenta nel bicchiero luminoso e seducente con la sua ricca spuma bianca, morbida e persistente, una veste giallo paglierino brillante, il perlage è numeroso, fine e persistente. Di grande intensità olfattiva, dai profumi complessi che spaziano dalla crosta di pane, a note di pasticceria, con note di fiori di acacia e frutta a pasta bianca, pera in primis. Secco e avvolgente con un’acidità spiccata grazie all’affinamento sui lieti di 40 mesi in bottiglia ed un attento e rigoroso “remuage” fatto a mano. Una bollicina fresca e versatile che spazia dall’aperitivo a tutto pasto.

Dopo questo brindisi di benvenuto, si passa a visitare la cantina di affinamento dove sono presenti 40 vasi vinari di acciaio di varie dimensioni con controllo automatico della temperatura. Purtroppo le condizioni metereologiche sono peggiorate e quindi siamo costretti a guardare da lontano la composizione dei vigneti circostanti a malapena visibili interamente causa nebbia. Torniamo dentro a visitare la parte ipogea che rappresenta il “cuore” della Cantina. Qui a circa sette metri di profondità giacciono seicento botti di rovere di varie dimensioni che servono per fare riposare e far maturare i vini.

Si risale e si passa in sala degustazione ad assaggiare le diverse annate dei vini prodotti.

SOAVE DOC “LA CALLE” ottenuto da Garganega in purezza con leggero appassimento dei grappoli in fruttaio

ANNATA 2022, giallo paglierino intenso e brillante. Sentori di frutta matura a pasta gialla, note di frutta esotica, minerale e sapido con finale ammandorlato. Giovane e di lunga persistenza

ANNATA 2016, giallo dorato, sentori di frutta matura e ricordi di uva passa con abbinamento di tondini di polenta abbrustolita con baccalà mantecato e assaggio di lasagne con verdure

AMARONE VALPOLICELLA SUPERIORE DOC “PROGNAI” ottenuto da Corvina, Corvinone, Rondinella e Croatina tramite breve appassimento e successivo affinamento in tonneaux di rovere. È un vino caldo, morbido, dal tannino elegante. Anello di congiunzione tra il Valpolicella Doc e l’Amarone

ANNATA 2017 di un colore rosso rubino intenso. Sentori di frutti rossi maturi, mora, marasca, note di spezie e cioccolato

ANNATA 2027 di un colore rosso granato con riflessi aranciati. Ricordi di confettura di piccoli frutti di bosco, richiami di note di spezie, balsamico al quale hanno pensato bene di abbinare un tagliere di salumi e formaggi

AMARONE DELLA VALPOLICELLA “LEON” ottenuto da Corvina, Corvinone, Rondinella e Croatina e Oseleta con rigoroso appassimento dei grappoli e affinamento in barriques/tonneaux di rovere per 30 mesi.

ANNATA 2018, rosso granato vivace. Sentori di amarene, ciliegie e frutti a bacca rossi maturi, sensazioni di vaniglia, pepe, caffè e cacao

ANNATA 2008, rosso granato con riflessi aranciati. Sentori di confettura di mora, note speziate e di evoluzione. E’ un vino da meditazione che si accosta e si esalta con cioccolato fondente.

In conclusione

una comparazione tra il RECIOTO DI SOAVE DOCG “SETTEDAME” ANNATA 2018. Giallo ambrato con riflessi dorati. Sentori di datteri, miele, frutta appassita e finale caramellato e il RECIOTO DELLA VALPOLICELLA “SEPTEMVIRI” ANNATA 2013, Rosso rubino dai riflessi granati. Sentori di confettura e frutta appassita, note di cioccolato e liquirizia, tannino levigato, buon equilibrio tra acidità, zuccheri e alcol in questo caso abbinamento per concordanza: Tiramisù.

Dall’analisi degustativa emergono i differenti “terroir” delle tre aree geografiche dove sono dislocati i vigneti che nonostante non siano estremamente lontani hanno comunque microclimi e terreni completamente diversi, questa è un’altra caratteristica che rende unici questi vini. L’azienda pratica agricoltura sostenibile, con ampia autonomia energetica grazie alla dotazione di un impianto fotovoltaico. Quando necessario si ricorre ad irrigazione con impianto a goccia. Infine, l’utilizzo della vinaccia per la produzione dell’omonima grappa con packaging riciclabile.

Saluti con i colleghi e foto di rito, ringraziamento ai produttori per la bellissima esperienza con promessa di rivedersi presto

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